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Paternollo, un milanese a Milano

Lo chef di Pellico 3, all’interno del Park Hyatt, è un raro caso di “enfant du pays” impegnato in una cucina fine dining nel capoluogo meneghino. Ex ingegnere, la sua filosofia privilegia la stagionalità, la misura, l’eleganza, come evidenzia la Foglia di shiso in tempura, il Tortello di ricotta di pecora e ‘nduja e il doppio servizio dell’agnello

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Il nuovo menù estivo di Pellico 3 celebra le salse e i vegetali

Il nuovo menù dell’estate 2024 di Pellico 3, creato dall’Executive Chef Guido Paternollo, celebra i migliori ingredienti di stagione con un’attenzione particolare ai vegetali e alle salse. La carta propone una varietà di piatti che esaltano i sapori estivi, offrendo un’esperienza culinaria ricca e sofisticata.

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Milano: Pellico 3 presenta la nuova carta estiva dello chef Paternollo

Nel cuore di Milano, a due passi dalla Galleria Vittorio Emanuele e dal Duomo, il ristorante Pellico 3 di Park Hyatt Milano, guidato dallo chef Guido Paternollo presenta la nuova carta estiva. Ogni piatto è pensato per celebrare la ricchezza e i colori dei migliori ingredienti di stagione, con un’attenzione particolare all’elemento vegetale e alle salse.

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Pellico 3 Milano è il nuovo ristorante di uno dei cinque stelle più importanti della città

Un lungo e importante restyling, un attento lavoro che parte dalla cucina e arriva fino alla definizione degli spazi, degli interni, in uno dei cinque stelle più importanti di Milano: il Park Hyatt. A due passi da Duomo, nel centro nevralgico della città, si cerca di riscrivere una pagina della celebre struttura partendo proprio dal suo ristorante. Dove una volta infatti sorgeva il due stelle Michelin Vun di Andrea Aprea (ora in Fondazione Luigi Rovati con l’omonimo ristorante), ora troviamo il Pellico 3 Milano, raffinato spazio di fine dining che omaggia la città e soprattutto la via dove si trova già nel nome. 

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Jacopo Ticchi e Guido Paternollo, la rivoluzione in cucina

Partire pieni di buone intenzioni e rincasare con un’idea di cucina diversa è un’esperienza comune a molti chef. Pochi, però, rientrano alla base capovolti come è accaduto a Jacopo Ticchi, 28 anni, dalla Romagna all’Australia – con tappa allo stellato Joia di Milano – e ritorno per raccontare il pesce in tutt’altro modo. Opposto a quello che conosciamo: nel suo Da Lucio Trattoria di Rimini, infatti, non viene servito freschissimo ma frollato (sì, come la carne) dai 4 ai 15 giorni.Prosegue la crescita di Guido Paternollo al Pellico 3, probabilmente la vera rivelazione dell’anno in città.

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